Cerca nel blog

lunedì 12 novembre 2012

"Victoria's Secret, e la pancia non c'è più"


Ci risiamo, esce una nuova campagna di moda e ciò che più interessa di essa non sono i vestiti, le scarpe, le borse ma la magrezza dell'indossatrice che ne indossa i modelli. Addirittura quando la campagna effettivamente non é ancora uscita e la collezione non si sa nemmeno che colori abbia.

Sto parlando di Candice Swanepoel, una delle modelle della nota casa di intimo Victoria's Secret che a due giorni dalla sfilata di presentazione della collezione, ha deciso di pubblicare su Twitter la foto della sua pancia nuda sottolineando che appunto “mancano due giorni alla sfilata”, insomma il digiuno è obbligatorio e la pancia ne è la dimostrazione visibile, è il messaggio che si estrapola. Fotografare se stessi o parti del proprio corpo oggi è considerato normale ed i social network, ormai divenuti un diario dove condividiamo i nostri pensieri e ciò che ci accade con gli altri, sono il posto più indicato per farlo. Nessuno stupore quindi per l'azione in sé.

Il contenuto della foto ha però scatenato una grande polemica. La foto infatti ritrae il suo addome, la sua pancia nuda contornata dal bordo dei pantaloni a vita bassa che né enfatizzano ancor più le dimensioni: la pancia é talmente piatta da essere addirittura concava. Al limite tra un angolo di 180º ed un solido con la superficie concava. Quella di Candice é una non-pancia, un non-contenitore. Sarebbe come se l'automobile non avesse il cofano o ce l'avesse talmente piatto da rendere impossibile l'inserimento di un motore che la faccia funzionare.

La polemica sulla rete si è scatenata puntuale come un orologio a cucù, inevitabile espressione della democrazia internettiana. Contro le case di moda, contro l'anoressia, contro corpi irreali, esistenti solo grazie a regimi alimentari incompatibili con la vita.

Al di là della moda che fa sognare però una cosa fondamentale da sapere è questa: avere la pancia piatta non è segno di salute ed a lungo andare può provocare uno stato medico critico. Il famoso “grasso nemico” che molte ragazze vogliono combattere, serve per molte funzioni corporee e nell'addome serve a proteggere gli organi interni ed a tenerli ognuno al posto giusto. Una percentuale adeguata di massa grassa serve anche a garantire la regolarità del ciclo mestruale il quale serve a sua volta protegge le ossa. Le conseguenze sul fisico dei digiuni perpetuati sono innumerevoli e pertanto crediamo che possa essere importante per tutti una corretta informazione in merito.

In ogni caso, nonostante tutte le opinioni e possibilità individuali,è innegabile che il corpo ha una forma, un'anima, una vita ma per funzionare ha bisogno di un motore e di benzina: il cibo.





giovedì 30 agosto 2012

Una tassa tutta da bere...


Ciao a tutti!

Dopo una pausa estiva siamo tornate ad essere attive sul blog e vi vogliamo proporre un argomento di attualità che sta destando molti pareri controversi all’interno della società…il cosiddetto Decreto Balduzzi!
Il decreto è stato presentato alle Regioni lo scorso 24 agosto e approderà al Consiglio dei Ministri il prossimo venerdì, 1 settembre; toccherà poi al Parlamento, che sarà chiamato ad esprimersi su una vera e propria "mini riforma sanitaria". 
Si intitola “disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute” ed è un decreto legge di 27 articoli…non stiamo ad illustrarveli tutti visto che toccano una parte molto ampia della sanità ma vogliamo soffermarci al capo II: “Promozione di corretti stili di vita e riduzione dei rischi sanitari connessi all’alimentazione e alle emergenze veterinarie” più precisamente al punto 4. Qui viene presentata la riforma varata dal Ministro dell’economia e delle finanze in accordo col Ministro della salute secondo cui, è introdotto per tre anni un contributo straordinario a carico dei produttori di bevande analcoliche con zuccheri aggiunti e con edulcoranti, di 7,16 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato, nonché a carico di produttori di superalcolici, un contributo di 50 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato. Ciò significa che su una bottiglia di bevanda analcolica zuccherata da 1,5l il prezzo potrà essere aumentato di circa 10, 74 centesimi e su una bottiglia di superalcolico da 750 ml potrà avvenire un aumento di circa 37,5 centesimi.

Il ministro Renato Balduzzi e molti medici sostengono la riforma e dichiarano che non è una manovra finalizzata al guadagno ma utile solamente a far riflettere su necessità di abitudini alimentari migliori specialmente per i più giovani. Tassare bevande analcoliche zuccherate vuol dire scoraggiarne il consumo e prevenirne l’abuso che a lungo andare potrebbe portare un aumento del rischio obesità, diabete e malattie cardiovascolari.

Molti nutrizionisti ed altri esponenti medici, invece, sono alquanto scettici in quanto la letteratura scientifica non è in grado di documentare con certezza l'esistenza di una relazione causa-effetto tra il consumo di bevande analcoliche contenenti zucchero ed il sovrappeso o l'obesità. Questi vengono perlopiù imputati a più fattori causali, tra cui, oltre alla genetica ed alle abitudini familiari, occupano un aspetto molto importante la diminuzione dell'attività fisica e un'alimentazione non equilibrata. Addossare la colpa dell’obesità dilagante alle bevande analcoliche è fuorviante. Se si vuole promuovere uno stile di vita proiettato al benessere si potrebbe per esempio, prendendo sempre in considerazione le bevande analcoliche zuccherate, aumentare la quantità di frutta nelle bibite visto che oggi per legge contengono appena il 12 % di vero succo, in questo modo si migliorerebbe la qualità ed il valore nutrizionale del prodotto. Inoltre se si vuole orientare i bambini fin da piccoli ad un corretto stile di vita, si potrebbero organizzare più corsi di educazione alimentare presso le scuole in modo da insegnare, giocando, l’importanza di un maggiore consumo di frutta e verdura.
Non è corretto scoraggiare l’utilizzo di queste bevande perché, se consumate in quantità adeguate, sono gustose e nutrienti ed in molti casi diventano un ottimo compromesso per spuntini e merende. Così facendo, i genitori, giustamente potrebbero diminuirne l’acquisto, sostituendo questi prodotti con beveroni fatti in casa di scarsa qualità, o con altri cibi che non contengono le stesse proprietà nutritive perciò non correttamente sostituibili.

Ecco, queste sono le due linee di opinioni contrastanti che portano ognuna elementi molto importanti di dibattito… voi cosa ne pensate???
E’ giusto aumentare i prezzi delle bibite per scoraggiarne l’acquisto e quindi l’abuso o sarebbe più corretto evitare una manovra di questo tipo e promuovere corretti stili di vita tramite idonee campagne preventive?

mercoledì 13 giugno 2012

Articolo su il Bolognino

Buongiorno!
Il progetto procede e anche dal punto di vista della visibilità acquisisce nuovi spazi. Bolognino, foglio mensile dinformazione, ci ha dato lo spazio per diffondere la nostra iniziativa e far conoscere questo blog. Trovate l'articolo nel link qui di seguito:


http://www.ilbolognino.info/bologna/item/76-quando-lanoressia-viaggia-sul-web-un-blog-per-combatterla


venerdì 8 giugno 2012

Pe(n)sa Differente

Bene, è passato qualche giorno dal nostro primo post, per ora siete in pochi a seguirci ma speriamo che il passaparola vi faccia aumentare :-)

Oggi vorremo parlare di "Pe(n)sa Differente" link:  http://www.pensa-differente.it/09/home.php la manifestazione nazionale di sensibilizzazione, informazione e formazione su anoressia, bulimia e obesità (cito alla lettera il blog della manifestazione  http://www.pensa-differente.it/09/blog.php) che si svolgerà il 14, 15, 16 giugno a Lecce. Sarà una manifestazione dedicata a tutti, mica solo ai disturbi alimentari! Aperta a medici, nutrizionisti, psicologi ma soprattutto alla gente comune. E cosa molto importante sarà completamente GRATUITA!! Mica male eh?

I temi principali saranno corporeità e alimentazione ma anche società e media ovvero come questi concetti vengono comunicati e recepiti dal senso comune e dalla società oggi, andando a formare le opinioni e purtroppo spesso, condizionare i modi di vivere il proprio corpo e la propria alimentazione. 
E' un argomento che ci riguarda un po' tutti, più o meno direttamente, perché viviamo nella stessa società, basata sull'immagine e sul riconoscimento sociale di essa come valore primario per costituire la propria identità.
A volte la tendenza a voler somigliare a un modello -vedi anche il  post  "Somigliare a qualcuno o a qualcosa?"-  diventa talmente forte che alcuni di noi poi si ammalano. Ovviamente non è scontato che questo succeda però, una delle riflessioni fortemente volute in questa manifestazione sarà proprio questa : "che rapporto c'è tra modelli di vita socialmente riconosciuti e acriticamente accettati e le strade che conducono alla vera e propria malattia?" (cito sempre alla lettera dal blog della manifestazione).Si la domanda è  bella tosta, ma siamo qui a posta per ragionarci insieme: qui sul blog come a Lecce !

Ecco il logo della manifestazione: 



Questo invece è il programma scaricabile in pdf :



Ah ovviamente a Lecce ci saremo anche noi :-P

martedì 5 giugno 2012

Somigliare a qualcuno o a qualcosa?



Si direbbe l'immagine di una pubblicità di una bambola per bambine, ma aspetta, guarda meglio, no non è una bambola: è una ragazza vera!

Questa ragazza ucraina si chiama Valeria ed è diventata famosa in tutto il mondo perché il suo ideale di bellezza è "Barbie", e sta cercando a tutti i costi di diventare come lei. Si veste coordinata come Barbie, si mette in posa come se avesse le braccia e le gambe prive di articolazioni, i suoi capelli hanno un colore biondo plastica che ricorda perfettamente i capelli della bambola in questione. E fin qui potrebbe anche essere accettabile come cosa: tingersi i capelli di un colore diverso dal proprio non è pericoloso!

Valeria però non si è sentita soddisfatta ed ha cominciato a voler assumere le sembianze di una bambola fin nei minimi particolari. Per diventare come il suo idolo di plastica è ricorsa (e continua a ricorrere) alla chirurgia estetica rifacendosi seno, naso ed altre parti del corpo, facendosi iniettare in viso il botulino che rende le sue espressioni quasi assenti (infatti il botulino paralizza i muscoli, ed il viso è la parte del corpo che possiede più muscoli).

A noi Valeria sembra una ragazza "vuota" svuotata di personalità, di cose da dire, del significato che comunica alle persone che la circondano ed anche al mondo intero:  sembra quasi non esistere :(

Più o meno dall'altra parte del mondo, in un college del Connecticut per l'esattezza, una studentessa si è domandata "Come sarebbe fatta una Barbie di dimensioni umane?". Galia Slayen, è questo il nome della ragazza che ha realizzato questa bambola ad altezza umana, è una ex cheerleader e ha vinto la sua battaglia contro l'anoressia a 16 anni. Ha partecipato ad un concorso sui disturbi alimentari organizzato dalla sua scuola e guardate cos'ha scoperto ingrandendo Barbie (nella foto ci sono Galia e la sua bambola):



Questa Barbie è strana vero? Ha la testa piccolissima rispetto al resto del corpo, un seno abbondante ed allo stesso tempo una vita strettissima,  le braccia invece sono due sottilissimi fili rispetto al resto del corpo. Eppure queste sono le proporzioni che la bambola tanto famosa avrebbe se fosse alta come una persona vera. Ma non potrebbe di fatto esistere!

Tornando per un momento alla storia di Valeria ed al suo intento: somigliare in tutto e per tutto al suo idolo.  Sarebbe giusto per lei continuare a modificare il proprio corpo pur sapendo che il suo modello ideale non esiste?